Rovedo (Rué in Diranese) è un quartiere del Distretto Metropolitano di
Borgo , facente parte della Città di Dirano . Si trova ad una distanza di circa
3 km dal Duomo di Santa Maria Maggiore in direzione Est, lungo Corso Unità e
Corso Rivalto. Il quartiere ha una superficie di circa 1,9 kmq. Nato come
paesotto rurale al di fuori della Cerchia Romana, nel corso dei secoli ha avuto
un pesante e sostenuto sviluppo, che l'hanno reso uno dei quartieri più
popolosi della Città Interna. Il nucleo storico di Rovedo si trova a circa 3,4
km a Est del Centro Storico, anche se oggi si rintraccia che la centralità
della vita del quartiere si trovi in Piazza Murat, a soli 3 km dal Duomo. Lo
sviluppo del Rovedo è avvenuto perlopiù lungo l'asse fondamentale Corso Unità -
Corso Rivalto. Rovedo confina a Est con il Borgo di Porta Sole , a Sud con
Borgo, a Ovest con il Rione Storico di San Gervasio ed a Nord con il Borgo di
Porta Laria e Trissino e a Nordest con Orzago.
Epoca Romana e Medievale
Le prime testimonianze dell'abitato di Rovedo si
hanno in epoca romana, di questo periodo infatti sono i ritrovamenti effettuati
nel 1939 da Ignazio Arrigoni. Le prove archeologiche dimostrano che nella zona
di Rovedo, in Via Gavretti, vi fosse una Villa Romana di notevoli dimensioni.
Altre attestazioni più tarde (V-VI^Secolo) indicano la presenza di un vicus
Roburetum , dovuto alla presenza di una grande macchia di Rovere nella zona
delle attuali Piazza Murat e Largo Albertari. Nel IX^Secolo Rovedo è presente
nel Censo delle Plebi di San Marco operato da Arnolfo da Bregnana: "in
haec plebis quattras ecclesias sunt, Roburetum , Giscualvus, Amborigium, Sancta
Marta paludi ". Nel Medioevo il villaggio di Rovedo, con la vicina
Amborgio (villaggio che sorgeva nei dintorni dei Giardini Italia), dipendeva
dalla Chiesa di San Marco, ed era soggetta a obblighi ed omaggi feudali.
Età Moderna e Contemporanea
Non lambita dall'Addizione Ludoviciana, Rovedo
continua a svilupparsi e i Borghi di San Marco, cioè quelle case sorte fuori
dalle mura Romane, sono sottoposte alla Plebania di Rovedo, presso la Chiesa di
San Giovanni Evangelista, nel 1431 ad opera dell'Arcivescovo Azzone Tresoldi.
Rovedo, durante l'amministrazione Francese e Spagnola non prospera affatto,
anche se il censimento del 1650, operato dagli Spagnoli indica. "in
comitatu Robureti 459 familiae vivunt, et in Amborigi pago et in Sancti Marci
Burgo 129 familias vivunt". Si stima quindi una popolazione di circa 3000
anime nel Seicento. Lo sviluppo diviene via via crescente, con l'apertura di
numerose osterie lungo la Via Imperiale, che inizia ad essere nota con il nome
di Corso Rivalto, a partire dal 1757. Con l'arrivo dell'Illuminismo e dell'Età
Napoleonica, il malfamato villaggio di Amborgio viene raso al suolo e
sostituito dai Giardini Bonaparte, mentre la popolazione di Amborgio e quella
espulsa dal Bottello (il quartiere di Pontenovo abbattuto per far spazio al
futuro Parco Ducale) viene sistemata nelle nuove costruzioni lungo Corso
Rivalto, che diventeranno il nuovo centro del Rovedo, spostato di poco a Sud
della Chiesa di San Giovanni Evangelista. Con l'annessione al Regno di Lavinia
il quartiere vede un boom demografico dovuto alla vicinanza con le fabbriche di
Porta Laria e Porta Sole , trasformando completamente l'area e facendola
diventare un Quartiere Operaio. Degna di menzione la modifica del tracciato
della Via Imperiale, nelle attuali Corso Unità d'italia e Corso Rivalto, con
l'apertura di Piazza Murat ove sorgeva una volta l'Osteria del Balun. Nel 1889,
la costruzione della Linea di Cintura comportò l'abbattimento di diverse corti
storiche popolari nell'area sudoccidentale del quartiere. La Metropolitana, per
l'esattezza la M4, raggiunse il quartiere nel 1914, percorrendolo in modo
latitudinale.
Il Rovedo oggi
Il Rovedo oggi è un quartiere centrale, con
l'arteria principale Unità-Rivalto, che è un centro commerciale naturale, dopo
essere stata a lungo un semplice collegamento con l'Oriente. Dagli anni '60 si
è registrato un forte miglioramento del quartiere, con riqualificazione e
gentrificazione dell'area lungo le due vie citate e nell'area che da sui
Giardini Italia, giusto ad est della Linea di Cintura, interrata nel 1982.
Rimangono invece pesantemente popolari e ad oggi con forte presenza di
immigrati le aree a nord del Rovedo storico e quelle che danno verso la
Stazione di Dirano Centrale, che mantengono un forte carattere proletario. I
progetti di riqualificazione dell'asse Albertari-Medici-Dei Mille, a partire
dal 2005 hanno iniziato una pesante opera di rinnovamento e di nuove
costruzioni, con l'idea di costruire il nuovo Centro Direzionale di Dirano
nell'area di Cascina Sogliero, nelle vicinanze (meno di 700 m) della Stazione
Centrale.
Fonte: http://mycity.wikia.com/wiki/Rovedo